Perché intraprendere la specializzazione in Psichiatria

Perché scegliere la specializzazione in Psichiatria? Perché non farlo?
Quali sono le ragioni, gli stimoli, quali gli ostacoli o le barriere che potrebbero esserci nella scelta della specializzazione in Psichiatria.
In questa intervista alla Professoressa Liliana Dell’Osso, Presidente SIP e Professore Ordinario di Psichiatria direttore U.O.  di Psichiatria presso AOUP e della scuola di Psichiatria presso l’Università di Pisa, parliamo delle motivazioni che potrebbero spingere un giovane medico a scegliere la specializzazione in Psichiatria.

Intervista al Prof.ssa Dell’Osso professore Ordinario di Psichiatria, direttore U.O. di Psichiatria dell’ AOUP e della Scuola di Psichiatria dell’Università di Pisa, Presidente della SIP

1. Perché consiglierebbe ad un medico in formazione specialistica di scegliere Psichiatria?	Perché NON consiglierebbe ad un medico in formazione specialistica di scegliere Psichiatria?
Le scienze della mente sono oggi un ambito in forte crescita con una ricerca prolifera e la psichiatria unisce sia sapere scientifico che umanistico.	Lo sconsiglio a chi evita il contatto col paziente, perché qui non ci sono metodiche strumentali o esami ematochimici per il monitoraggio del decorso.
3. Che peso può avere il percorso di studio in questa scelta?	4. Quali sono gli scogli maggiori che potrebbe trovarsi ad affrontare un candidato che sceglie di intraprendere questo percorso?
E’corretto pensare alle materie che sono piaciute maggiormente e che han dato risultati migliori? L’interesse e la passione per la psichiatria sono fondamentali, come chiedersi quali sono i motivi che ci spingono a scegliere questa specializzazione.	Sicuramente il pregiudizio o il tabu’ sulla salute mentale: gli psichiatri sono ancora spesso percepiti con diffidenza e fanno il doppio della fatica.
5. Quanto pesa nella scelta della specializzazione la maggior possibilità di trovare un impiego rapidamente?	6. Che peso si sente di dare alla “vocazione” personale?
C’è carenza di medici in Italia e la psichiatria è tra i settori con più esigenza, ma la spinta alla scelta deve essere un interesse intellettuale.	La passione e l’interesse sono il vero motore di spinta, perché ci dedichiamo alle attività che più ci stimolano e il nostro lavoro non ci peserà mai.
7. E’ importate/essenziale avere un buon controllo emotivo?	8. Quando scegliere se lavorare in ambulatorio e quando in ospedale?
E’ essenziale in tutta la medicina, ma studiando la psicopatologia impariamo la consapevolezza anche dei nostri stati interiori e il controllo emotivo.	Sono approcci diversi, uno specializzando dovrebbe fare esperienza di entrambi e poi scegliere a quale dedicarsi o se mantenere entrambi i fronti.
9. Qual e, se c’è, un ricordo indelebile del suo percorso di specializzazione?	10. Cosa si sente di dire ai candidati che cominciano questo percorso di specializzazione?
Il ricordo dei miei maestri nell’incoraggiarmi nella ricerca intellettuale o i complimenti per un mio suggerimento terapeutico frutto di lungo studio.	Hanno scelto uno dei lavori più belli, una responsabilità ed un privilegio insieme; una volta studiata psichiatria non si è più gli stessi di prima.