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1. Perché consiglierebbe ad un medico in formazione specialistica di scegliere Pediatria? | 2. Perché NON consiglierebbe ad un medico in formazione specialistica di scegliere Pediatria? |
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E’ bello seguire il paziente in un frame temporale che va dal bambino all’adolescente e Pediatria offre opportunità che altre specialità non danno. | E’ tra i percorsi più lunghi visto con cinque anni di specialità, rispetto ad altri che durano meno, e bisogna essere pronti a forti impatti emotivi. |
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3. Che peso può avere il percorso di studio in questa scelta? | 4. Pediatria è tra le specializzazioni più ambite, perché secondo lei? |
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E’corretto pensare alle materie che sono piaciute maggiormente e che han dato risultati migliori? Essendo la pediatria una medicina internistica, tutte le materie sono utili per poter dare un approccio globale al bambino/adolescete e alla famiglia. | C’è il rapporto con i bambini, pazienti che danno gioia e purezza e poi l’opportunità di scegliere tra molte possibilità lavorative sul territorio. |
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5. Quali sono gli scogli maggiori che potrebbe trovarsi ad affrontare un candidato che sceglie di intraprendere questo percorso? | 6. Quanto pesa nella scelta della specializzazione la maggior possibilità di trovare un impiego rapidamente? |
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Non sono tanti, ma deve sapere affrontare un specilsitica lunga e un forte impatto emotivo di fronte alla sofferenza di un bambino. | Oggi è abbastanza semplice per ogni branca della medicina, ma in pediatria si prevede che entro i prossimi 7 anni mancheranno quasi 3.500 pediatri. |
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7. Che peso si sente di dare alla “vocazione” personale? | 8. E’ importante essere pronti ad aver a che fare con i bambini e coi i loro genitori? |
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Chi sceglie medicina ha una vocazione di partenza, ma per scegliere pediatria servono persone con la passione e l’empatia per i bambini. | E’ fondamentale saper parlare il linguaggio dei bambini, dimenticando quello medico, e riuscire a rapportarsi con disagio e angoscia dei genitori. |
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9. E’ importate/essenziale avere un buon controllo emotivo? | 10. Quando scegliere se lavorare in ambulatorio e quando in ospedale? |
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Certo, serve controllo emotivo adeguato verso segnali dati dal corpo più che dalla parola e verso sofferenze evidenti come nei casi di oncoematologia. | La scelta del posto dove lavorare è personale, sono due mondi molto diversi, in ospedale, ad esempio, si lavora in team, in ambulatorio in autonomia. |
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11. Cosa si sente di dire ai candidati che cominciano questo percorso di specializzazione? | |
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Che avete scelto benissimo! Quando il bambino guarisce o si attenua la sua sofferenza i sorrisi restituiti ripagano tutto l’ impegno e la fatica. | |
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